Randall T. Ganiban è professore associato al Middlebury College ed è specializzato nella poesia epica latina. Il suo commento introduttivo del libro II dell’ Eneide, pensato per studenti che partono da una conoscenza intermedia della lingua latina, offre gli strumenti essenziali per un’esaustiva comprensione, una corretta traduzione e un’adeguata interpretazione del testo virgiliano. Il volume si inserisce nella nuova serie di commenti dei libri dell’ Eneide, curata dalla casa editrice Focus Publishing e concepita per usi didattici. Il libro si compone di tre sezioni principali: alcune pagine introduttive, costituite da una Prefazione ed un’ Introduzione; il commento, che occupa la parte maggiore del volume; le appendici e i sussidi didattici.
Nella Prefazione (pp. VII-VIII) l’autore dà le coordinate di questo lavoro, indicando negli studenti i principali destinatari e segnalando i modelli di riferimento dai quali prende spunto il suo commento, primi tra tutti i due volumi di T. E. Page (il commento al libro secondo dell’ Eneide del 1889, ristampato, senza vocabolario, in Virgil : Aeneid 1-6 nel 1894), accompagnati dalla consultazione dei commentari di Conington, Austin, Williams. In particolare, Ganiban precisa che, rispetto alle edizioni del Page, ha provveduto ad aggiornare le note e ad aggiungere nuovi materiali (l’introduzione, le appendici metriche e stilistiche, l’indice dei termini grammaticali, stilistici e metrici impiegati nel commento), oltre ad operare adattamenti alla lista di parole contenute nel vocabolario. Quanto al testo latino qui utilizzato, l’autore riferisce di aver considerato quello contenuto nell’edizione di F. A. Hirtzel (Oxford 1900), dalla quale si distacca per l’accoglimento di alcune differenti varianti, opportunamente specificate, e per parecchi cambiamenti nella punteggiatura.
Nell’ Introduzione (pp. 1-13) vengono fornite le linee guida fondamentali per affrontare la lettura del testo con cinque sintetici paragrafi dedicati rispettivamente: alla biografia e alla poesia virgiliana; ai modelli letterari dell’ Eneide; al ruolo del poema nel panorama storico-culturale romano ad esso contemporaneo; alla funzione del secondo libro nel contesto dell’opera; alla struttura e ai temi maggiori di Eneide II. In particolare, nel paragrafo dedicato alla vita e alla poetica dell’autore, Ganiban offre anche notizie basilari riguardanti il background socio-politico del corpus virgiliano, fornendo per ogni opera indicazioni necessarie per una sua adeguata contestualizzazione.
Uno dei concetti significativi sui quali si sofferma l’autore nel corso dell’ Introduzione è l’ambiguità che deriva dalla caratterizzazione virgiliana di Enea, il cui eroismo oscilla tra la pietas e il furor, evidenti proprio nel secondo libro del poema epico (cfr. soprattutto le pp. 9-10 e 12-13).
Le note a piè di pagina che corredano l’ Introduzione contengono per lo più rimandi storici o segnalazioni bibliografiche, che, anche se utili, sono spesso troppo sintetiche e meriterebbero un maggiore approfondimento critico. Ulteriori ed essenziali note bibliografiche sono riportate alla fine della sezione introduttiva. Non sono presenti informazioni sulla tradizione manoscritta dell’ Eneide o sui più importanti commentari.
Dopo un’utile mappa geografica del viaggio di Enea (p. 14), inizia il commento al testo latino di Eneide II, diviso in tre sezioni (vv. 1-267; vv. 268-558; vv. 559-804), ciascuna corredata da una breve premessa che ne riassume il contenuto, facilitando la memorizzazione dei passaggi chiave; apprezzabili si rivelano le concise notazioni riguardanti il rapporto di Virgilio con i principali modelli della tradizione letteraria. In ogni sommario sono anche presenti essenziali suggerimenti critici e bibliografici.
Il commento (pp. 15-113) è costituito, come di consueto per i commentari con un’impostazione didattica, da note a piè di pagina che seguono passo passo il testo latino, offrendo indicazioni utili per una sua corretta comprensione e traduzione, con una predilezione per i confronti intertestuali, specie con l’ Iliade e l’ Odissea, e uno sguardo ai più importanti contributi esegetici. Tuttavia, nelle annotazioni non trovano largo spazio i riferimenti al commento di Servio (né a quello del Danielino), le cui glosse possono rappresentare un utile strumento di interpretazione della dizione poetica virgiliana, non sempre semplice da decodificare dietro l’apparente semplicità di una forma perfetta.
Il valore di questo commento introduttivo di Eneide II risiede nella metodologia di analisi che garantisce un approccio semplice e immediato al testo latino: le lineari notazioni sono condotte a vari livelli (lessicale, metrico, stilistico, tematico), includendo, di tanto in tanto, una discussione più dettagliata per i passaggi più complessi o per quelli controversi (cfr. vv. 567-588). La stessa impaginazione con la presenza dell’apparato di note al di sotto del testo latino risponde alle caratteristiche della praticità e dell’immediatezza. Lo studente viene guidato nel riconoscimento dei fenomeni linguistici e stilistici che, appartenenti agli aspetti formali del testo, ne svelano spesso il messaggio concettuale. Non mancano delle annotazioni di carattere più strettamente grammaticale, come quando vengono sciolte alcune forme linguistiche sincopate o viene precisata la funzione sintattica di un termine all’interno della frase, o ancora vengono completate forme ellittiche.
La traduzione non è completa ed è spesso fornita solo per alcuni termini o espressioni, in modo che la loro resa sia quanto più possibile aderente al concetto latino. A tal proposito si rivela utile anche la citazione dei loci similes di Virgilio o di altri autori. Lo strumento al quale si rimanda frequentemente nel corso del commento è una grammatica latina.1
Chiudono il volume due brevi, ma preziose, appendici sul sistema virgiliano di versificazione (pp. 115-119) e sui termini retorici (pp. 121-126), l’indice bibliografico degli studi citati (pp. 127-135), la lista delle abbreviazioni (p. 136), un piccolo vocabolario delle parole latine (pp. 137-172) e l’indice dei termini grammaticali, metrici e stilistici utilizzati nel commento (pp. 173-175). Nel sussidio dei termini stilistici le relative spiegazioni sono effettuate tramite esempi tratti dal libro secondo dell’ Eneide. Anche nel vocabolario vengono fornite le definizioni di termini appartenenti a questo libro. L’indice bibliografico non presenta suddivisioni in sezioni: i commenti sono citati insieme agli altri contributi di diverso tipo. Quanto all’impaginazione grafica segnalo un difetto presente nella copia in mio possesso: di tanto in tanto nel volume, che comunque è completo, ci sono delle pagine interamente bianche.
Notes
1. Allen and Greenough’s New Latin Grammar, edited by Anne Mahoney, Newburyport, MA, Focus Publishing, 2001.